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Molino Piantoni e AVPN, una collaborazione sempre più forte

Pubblicato il 12 Febbraio 2021
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Ormai da anni Molino Piantoni e AVPN collaborano per valorizzare la tradizione della vera pizza napoletana.

In questa intervista Molino Piantoni parla delle nuove sfide, delle farine di successo e apre una finestra sul futuro della pizza napoletana in relazione alla propria azienda.

Infine, soffermandosi sul difficile periodo che stiamo affrontando, consiglia ai pizzaioli di valorizzare la propria identità e credere sempre in se stessi.

D: Con quale spirito vi siete avvicinati al mondo della Pizza Napoletana e all’ Associazione?

Ci siamo avvicinati ormai da tempo a questo mondo nella convinzione che la pizza sia un patrimonio italiano che crediamo debba essere sempre difeso e valorizzato. Inoltre l’Associazione poteva rappresentare per noi un’opportunità per crescere attraverso nuove modalità di visibilità e progetti condivisi in un territorio così importante per la cultura della pizza come quello partenopeo.

D: Come vedete il futuro della Pizza Napoletana e come intendete approcciarlo con la vostra azienda?

Crediamo che il futuro sia sempre di più orientato alla qualità e all’eccellenza, due caratteristiche che contraddistinguono anche i prodotti e il modo di lavorare di Molino Piantoni.

D: Qual’è il vostro prodotto che ha riscosso più successo nel mondo Pizza e secondo voi perché?

Onestamente ve ne sono molti. A cominciare dalla farina 00 MD – quella certificata dall’Associazione – ma anche altre tipologie con cui i pizzaioli possono creare i propri blend personalizzati. Crediamo che alla base di questo successo vi siano alcune caratteristiche distintive a cominciare dalla versatilità che è importante per andare incontro alle diverse esigenze dei pizzaioli, ma anche dalla costanza nel tempo.

D: In quanti paesi sono distribuiti i vostri prodotti e quali sono i nuovi mercati ai quali vi state approcciando?

Molino Piantoni è presente ormai in numerosi Paesi, in particolare nel Nord America, in gran parte dell’Europa e anche in Australia. Tra i nuovi mercati che stiamo approcciando, potrà sembrare paradossale, vi è la Cina perché abbiamo riscontrato un crescente bisogno di qualità e una maggiore consapevolezza del valore dei prodotti italiani da parte di questo mercato.

D: Che consiglio vi sentite di dare alle pizzerie per affrontare questo momento così particolare?

Il consiglio che diamo è quello di puntare sulla qualità delle lavorazioni e di tutte le materie prime per creare una pizza straordinaria: dalla farina alle altre eccellenze del Made in Italy. Inoltre pensiamo che ogni pizzaiolo debba valorizzare la sua identità e le sue caratteristiche distintive senza per forza osservare cosa fanno gli altri. Bisogna credere più in se stessi: il pubblico lo apprezzerà.

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